Visitare Marsala significa fare un tuffo nel passato, ripercorrendo le strade che hanno visto le impronte di grandi personaggi storici, i cui nomi rimangono vivi nella nostra memoria grazie alle omonime vie del centro. Via Scipione l’Africano, via Nino Bixio, l’immancabile via Garibaldi, sono tutti promemoria del passato glorioso vissuto dalla nostra città, centro nevralgico del commercio, meraviglioso luogo di passaggio per giungere da un continente all’altro.
Pulcherrima sed ventosa, come amò definirla Cicerone, che visse a Lilybeo per due anni, dal 75 al 73 a.C. Fenici, Romani e Arabi, la fondarono, la battezzarono e ribattezzarono secondo le proprie tradizioni, lasciando segni indelebili del loro passaggio. Dopo aver varcato quello che resta delle quattro porte della città, alcune obiettivamente in ottimo stato, come Porta Garibaldi e Porta Nuova, su piazza Mameli la prima, su piazza della Vittoria la seconda, nell’intreccio quasi labirintico del centro storico, t’imbatterai con facilità nei vari edifici, per lo più Chiese o uffici comunali, specchio delle diverse dominazioni subite dai nostri antenati: l’atrio comunale, per esempio, risalente alla dominazione spagnola. La cattedrale, invece, dedicata a San Tommaso Becket e ristrutturata dopo la seconda guerra mondiale, le cui fondamenta rimandano all’epoca normanna.
Grazie a questo susseguirsi di civiltà, possiamo vantare una cucina che, proprio grazie ai diversi momenti storici, può definirsi varia e originale. In occasione di un importante evento eno-gastronomico, i lastricati del nostro centro storico sono stati ricoperti da cuori rossi, la cui presenza ricorda vagamente le fiabesche briciole di Pollicino. Qualcuno sostiene di doverli eliminare, ma a noi piace pensare che rappresentino l’affetto profondo che nutriamo per la nostra Marsala; da qui, i percorsi del cuore. Perché Marsala è sinonimo di emozione, e non solo per le (quasi) 90.000 anime che la abitano.
Il sole che tramonta dietro le Isole dello Stagnone e che, posandosi, crea delle pennellate infuocate che vanno dal lilla al viola, passando per l’arancione, è uno spettacolo naturale che, oltre agli occhi, riempie il cuore di chi si ferma ad ammirarlo. Immagina adesso, se ci riesci, di osservare questo tramonto con in mano un bicchiere di vino, dal colore delle pietre preziose, e una leggera brezza che ti accarezza il volto. Marsala, città del vino e del vento. Fonte energetica, quest’ultima, a cui è sempre difficile abituarsi, che scompiglia i capelli e, a volte, crea ingenti danni, ma che allo stesso tempo ci regala dei profumi unici, di mare, limoni e gelsomini, e ci permette di essere luogo di culto per i kiters e gli amanti della vela di tutto il mondo.