Il Kitesurf è lo sport d’acqua che si sta diffondendo più velocemente
in assoluto Si pratica con un’apposita tavola e un aquilone (il kite)
manovrato mediante un boma (barra) collegato da due, quattro o più
cavi lunghi e sottili in dynema, una fibra sintetica. Una
caratteristica di questo sport è la velocità con cui si può imparare a
planare e a compiere evoluzioni. È d’obbligo seguire un corso che
fornisca le basi per utilizzare con sicurezza questo strumento,
affascinante quanto potenzialmente pericoloso, inoltre molti nuovi
Club, nati in Italia chiedono di esibire una delle tessere federali
rilasciate al termine del corso. Si tratta sicuramente di uno sport
alternativo, che può essere considerato come l’insieme di due sport,
entrambi adrenalinici, come il parapendio e il surf. È praticato da
persone di varia età e questo è uno dei fattori che ne ha permesso
finora una sempre più larga diffusione ed evoluzione. Il Kitesurf,
nato sul finire degli anni Novanta nelle isole Hawaii, è praticato
ormai in tutto il mondo, ma provate a immaginare un luogo dove vi
siano delle condizioni ideali: acqua bassa, caldo vento di scirocco,
scenario suggestivo, arricchito da resti archeologici dove poter
iniziare a praticarlo ed allenarsi.
Quel luogo è stato identificato con lo Stagnone il braccio di mare
antistante il litorale di Marsala, in provincia di Trapani, arricchito
nel suo circondario da altri “spot” (i luoghi dov’è possibile
praticare il surf, ndr) limitrofi in cui è possibile trovare
condizioni sia di acqua “flat” (calma) sia di onda. Inoltre, Marsala è
collocata in un punto strategico che permette a chi vuole soggiornare
per una vacanza-Kite, di esplorare il territorio circostante,
visitando i vari siti archeologici, da Selinunte a Erice, a Segesta,
permettendo anche alle famiglie di trascorrere momenti di relax,
abbinando Kite e cultura.Rimango a
vostra disposizone per eventuali, ciao Maurizio